Lisa Donatini
Business Coach
Lisa Donatini
Business Coach
Sono nata nel lontano 1967.
Fin da piccola ho sempre manifestato curiosità nei confronti delle cose, e ne ho fatte tante in oltre mezzo secolo di vita.
Da piccola ero piuttosto introversa e quando vado a rivedere le foto di allora mi rivedo sempre con una faccia imbronciata, come se fossi sempre contrariata.
I miei mi hanno raccontato che fin da quando avevo 7-8 anni amavo discutere e sostenere le mie idee con determinazione. Pare che fossero memorabili le discussioni con mio padre su qualunque argomento. Se ripenso a quante discussioni ho sostenuto da adulta devo dire che mi sono allenata bene!
Fin dai tempi della scuola mi sono dedicata ad approfondire la storia e la filosofia perché sono fortemente convinta che se vogliamo capire il presente dobbiamo conoscere il passato.
Nel frattempo in gioventù ho sperimentato tutti gli sport possibili, da quelli più tradizionali come il nuoto, lo sci e il tennis fino ai più “strani” come il calcio (negli anni Settanta il calcio femminile era un’iperbole), il ping pong e la PALLAMANO. Lì mi sono fermata e ne ho fatto una ragione di vita per 15 anni.
Grazie ad un illuminato Presidente che in un ritiro estivo a Dobbiaco nel 1989 ha coinvolto un ex cestista di serie A e soprattutto psicologo esperto di dinamica mentale, Carlo Spillare, ho intravisto quanto la mente sia determinante sulle prestazioni di ogni atleta.
La mia filosofia di coaching: rendere le persone consapevoli dei propri talenti e aiutarli a superare i propri limiti.
Sono molto fiera di essere stata uno dei primi “Erasmus” delle università italiane. Nel 1990 ho trascorso 6 mesi in una delle città più belle d’Europa, Barcellona, e in quel breve periodo ho avuto la possibilità di fare esperienze che a volte non si fanno in una vita intera; in particolare ho conosciuto tante persone che provenivano dai cinque continenti e ciascuno di essi mi ha regalato un pezzettino di sé ed ha contribuito fortemente a rendermi la persona che sono oggi.
Uscita dall’università mi sono buttata nel mondo dei media, collaborando con alcune delle più importanti realtà toscane, come RTV 38 e Radio Crudelia, per poi arrivare all’Espresso, il primo gruppo editoriale italiano dove per quindici anni mi sono occupata di pubblicità.
Dal 2008 in poi ad ogni momento di crisi ho risposto cambiando inutilmente lavoro, pensando che il disagio provenisse dall’esterno e non dall’interno, senza mai interrogarmi su ciò che dovevo effettivamente cambiare, ovvero me stessa, i miei cronici comportamenti, le mie abitudini non utili.
Mi sono trascinata per un decennio pensando che fosse “finita”, che tutto ciò che potevo aspettarmi era un lento ma inesorabile declino professionale e poi fortunatamente è arrivato il LOCKDOWN. 8 marzo 2020. Ebbene sì f o r t u n a t a m e n t e è arrivato il lockdown; come una tranvata mi ha messo di fronte alla fine del mondo che io avevo conosciuto fino a quel momento. Il mondo della pubblicità all’interno del quale avevo sempre lavorato non esisteva più.
Dopo un mese e mezzo di divaning “matto e disperatissimo”, ho chiesto aiuto, l’ho ricevuto e ho incontrato OneAnd.
E’ stata una folgorazione: ho capito che il mondo della crescita personale, che avevo solo intravisto in gioventù, è il mio “perché” e lo è sempre stato, solo che io non l’ho mai saputo.
Ho frequentato I due percorsi dell’Academy di OneAnd, We Coach e Master Class, diplomandomi a pieni voti, ma non mi sentivo ancora pronta.
Avevo necessità di mettere a posto un po’ di cose dentro di me e mi sono presa tutto il tempo che mi serviva, e do atto a Luca, il mio mentore, di avermi aspettato, con accoglienza e comprensione, fino a quando ho capito che era arrivato il momento giusto.
Ho alzato il telefono e l’ho chiamato per dirgli che ero pronta a entrare a pieno titolo nella famiglia di OneAnd e sapete cosa mi ha risposto?
“Ce ne hai messo di tempo a fare questa telefonata!”.
Io non sapevo ancora che quella sarebbe stata una delle telefonate più importanti della mia vita, ma oggi, a posteriori, posso affermare con certezza che lo è stata.
Essere arrivata a 53 anni a dare una svolta così radicale nella mia vita, mettendomi in gioco, riprendendo a studiare, a formarmi costantemente giorno dopo giorno per essere un coach sempre più utile alle persone che decidono di lavorare con me è una cosa che mi riempie di orgoglio.
E’ proprio questo che voglio comunicare alle altre persone attraverso con il mio esempio e la mia coerenza, che anche persone “mature anagraficamente” possono ambire a migliorare sé stessi, a cambiare vita, a mettere a disposizione degli altri i propri talenti e la propria attitudine.
Sono grata dell’opportunità che ho avuto e sono fiera di me per aver saputo coglierla e metterla a frutto per me e anche per le altre persone, giorno dopo giorno, con impegno, costanza e consapevolezza.
Percorriamo insieme il cammino alla ricerca delle tue qualità nascoste e dei tuoi talenti più preziosi.
Ho frequentato I due percorsi dell’Academy di OneAnd, We Coach e Master Class, diplomandomi a pieni voti, ma non mi sentivo ancora pronta.
Avevo necessità di mettere a posto un po’ di cose dentro di me e mi sono presa tutto il tempo che mi serviva, e do atto a Luca, il mio mentore, di avermi aspettato, con accoglienza e comprensione, fino a quando ho capito che era arrivato il momento giusto.
Ho alzato il telefono e l’ho chiamato per dirgli che ero pronta a entrare a pieno titolo nella famiglia di OneAnd e sapete cosa mi ha risposto?
“Ce ne hai messo di tempo a fare questa telefonata!”.
Io non sapevo ancora che quella sarebbe stata una delle telefonate più importanti della mia vita, ma oggi, a posteriori, posso affermare con certezza che lo è stata.
Essere arrivata a 53 anni a dare una svolta così radicale nella mia vita, mettendomi in gioco, riprendendo a studiare, a formarmi costantemente giorno dopo giorno per essere un coach sempre più utile alle persone che decidono di lavorare con me è una cosa che mi riempie di orgoglio.
E’ proprio questo che voglio comunicare alle altre persone attraverso con il mio esempio e la mia coerenza, che anche persone “mature anagraficamente” possono ambire a migliorare sé stessi, a cambiare vita, a mettere a disposizione degli altri i propri talenti e la propria attitudine.
Sono grata dell’opportunità che ho avuto e sono fiera di me per aver saputo coglierla e metterla a frutto per me e anche per le altre persone, giorno dopo giorno, con impegno, costanza e consapevolezza.