Il prezzo da pagare

Un giorno stavo facendo con un amico uno di quei mega discorsi sul senso della vita quando, a un certo punto uscì fuori una frase che racchiude tutto quello che riguarda la direzione della nostra vita e che mi è rimasta impressa talmente tanto da diventare un mantra:

“Scelte facili, vita difficile. Scelte difficili, vita facile”

Ripensando a quei momenti e alle situazioni che attraversano le persone, consapevolmente o meno, mi sono passati davanti tanti esempi di come si può costruire o distruggere un sogno, una vita, una carriera per avere preso determinate decisioni.

In qualche momento del nostro percorso c’è sempre un prezzo da pagare. A chi e quanto dipende da noi.

C’è chi ha una villa in campagna e una piscina in cui mettere i sorrisi dei propri figli e poi
C’è chi esce di casa la mattina che i figli dormono ancora.

C’è chi stona davanti a una donna per troppo amore e chi si diverte a sfogliarne i sentimenti come margherite da buttare.

C’è chi ancora cuoce a fuoco lento una vendetta e chi si prodiga a freddare animi e parole.

C’è chi sta sul divano tutto il giorno e chi il divano lo sposta di peso con sopra lui, il cane, la suocera e tutto il frigorifero.

Chi ha la pazienza di un giaguaro e chi schizza per aria per il sospiro di un neonato.

Insomma, amici miei, può succedere davvero di tutto nella vita perché noi esseri umani siamo uno spigoloso florilegio di possibilità di essere umani.

Siamo gente strana, gente che ha bisogno di un gol per sentirsi viva, che ha bisogno di patire il sole a mezzogiorno per apprezzare il fresco dell’ombra in giardino.

Siamo gente che ama e odia, crea e uccide, spera e si dispera, risolve o si lamenta e comunque, alla fine, che tu lo voglia o meno, siamo tutti un immenso e geniale fluttuare di cellule ed energia, un insieme di pensieri e di reazioni guidate dagli stati d’animo.

Siamo gente che in un modo o nell’altro, vuole la cima seppure la cima è sempre un po’ più in su e di questi tempi, se ti fermi, il sole ti brucia addosso ancora di più.

Ecco perché fermarsi è deleterio, ecco perché nel movimento c’è la vita.

Anche solo pensando ci possiamo muovere, passando dal pianto al sorriso, dalla disperazione alla fiducia.

Magari il viaggio sarà tortuoso, in altri casi splendido e diretto ma sarà un viaggio e questo stesso è una fortuna perché potrai vedere, toccare, annusare, ascoltare le meraviglie del mondo.

Non tutti hanno la fortuna di poterlo fare e se siamo tra questi ammettiamolo, siamo dei privilegiati.

Non c’è bisogno di essere atleti olimpionici per capire che muoversi, allenarsi e fare sport in genere, è un volano anche per lo sviluppo mentale.

Sviluppo che può passare da scelte dolorose o difficili e che comunque presenteranno un giorno un prezzo da pagare, proprio come quella di babbo Gianni di separarsi dall’omonimo amico nella conduzione della carriera della figlia Larissa.

Chissà se mamma Fiona avrà avuto un ruolo in tutto questo, chissà qual è la ragione vera di questo divorzio. Apparentemente sorprende per come e quando è arrivata, alla vigilia dei giochi di Tokyo, ma possiamo concentrarci su quello che potrà essere invece lo scenario di qui a poco.

Quello che penso tutti desiderano è che la piccola Larissa a breve non sia più ricordata per i biscotti e lo yogurt dello spot ma per le medaglie e i record da portare all’Italia.

E qui in tanti si dimenticano che dietro i risultati ci sono le scelte, le decisioni, i sacrifici… i prezzi da pagare.

Quelli che vorrei tanto non fossero moltiplicati dalle aliquote della gelosia o dell’invidia personale, dell’arrivismo e dell’opportunismo.

I veri sacrifici che un atleta ama davvero fare sono racchiusi nel significato stesso della parola:

Sacrificio = Fare il Sacro!

Questo è quello che accompagna i campioni: sapere che “stanno facendo il sacro” per diventare dei simboli e dei modelli per le persone che non hanno le loro possibilità e penso proprio che possa essere questo il filo conduttore delle scelte di questa giovane predestinata nel DNA a un futuro stellare, senza che il percorso sia condizionato troppo dalle scelte di altri.

Anche se in ogni caso ci sarà un prezzo da pagare, ho la sensazione che lei sappia benissimo che quello lo pagherà sempre e solo lei e che quindi è meglio se è lei a decidere cosa acquistare.

In bocca al lupo piccola lupetta, salta a lungo sulle decisioni e fai della tua vita una gioia.

Luca Paoli