Vertigini della libertà

Le vertigini della libertà

Qualche giorno fa con mio figlio stavamo parlando del Signore degli Anelli, dei nomi
evocativi delle land o dei guerrieri della saga e mi è tornato in mente un ricordo
ormai vago di tanti anni fa…

C’era un filosofo con un nome simile che aveva detto delle cose interessanti su un
argomento a me caro e sono tornato “sgoogolando” alla lettura centrata sul
pensiero di Kierkegaard.

Secondo questo filosofo quando un uomo diviene consapevole delle infinite scelte
possibili che può fare, sperimenta la «vertigine della libertà» che porta ad un senso
di angoscia.
Quindi, la Possibilità è la categoria fondamentale dell’umanità e l’Inquietudine è la
condizione umana che deriva da essa.

Cioè per assurdo più sei libero e più sei angosciato, secondo lui…
Oggi, dopo oltre 200 anni di studi sull’argomento possiamo dire coscientemente che
in realtà l’angoscia prende chi non sa gestire la sua libertà.

Siamo noi a scegliere il nostro stato d’animo, consapevolmente o no, e forse
basterebbe lavorare sulle proprie convinzioni per attenuare certe sensazioni
sgradevoli e amplificare quelle piacevoli.

Mi stavo anche chiedendo se per un attimo potremmo mettere da parte i libri di
management e riprendere in mano i grandi filosofi per comprendere meglio questo
mondo.

Ad esempio… la libertà, che implica la possibilità di scelta, è un tema diventato
centrale in tutte le organizzazioni democratiche.

Nelle aziende guidate da Leader democratici gli scenari sono caratterizzati da
crescente imprevedibilità, complessità, velocità nei cambiamenti e il concetto di
“possibilità” ha scalzato formule impostate sulla predeterminazione e sulla
pianificazione asettica che prescinde il fattore umano.

Questo è un bene per l’intero mondo emozionale lavorativo purché sia condiviso
anche il pensiero filosofico profondo del leader.