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L'identikit dell'impostore

“Si si va bene Antonio, ti presenti forte, fiero, sicuro, va bene va bene ma alla fine te lo meriti davvero?

Si, hai raggiunto diversi traguardi, successi personali, nella vita, nello sport, ma in fondo in fondo secondo me lo sai bene che non te lo meriti affatto.

E che il tuo successo dipende da qualcosa che non è collegata direttamente alla tua opera.“

Allora oneander ma questa vocina la sento solo io o capita anche a voi di sentirla?

Be sappiate che questa vocina tecnicamente viene definita “la sindrome dell’impostore” e infatti quando sentiamo questa vocina iniziamo a pensare al fatto che non ci meritiamo il successo che otteniamo.

Nel video blog di oggi parleremo proprio di questo argomento!

Scopri guardando il video l'identikit dell'impostore

Ciao oneander, sono Antonio Bauleo e sono Coach e Trainer di OneAnd.

Come al solito mi piace parlare insieme a voi di argomenti interessanti che possono migliorare la vostra vita di tutti i giorni ed oggi parliamo appunto di quella che viene definita la sindrome dell’impostore.

Per la prima volta questo termine venne usato da due psicologhe che sono  Pauline Clance e Suzanne Imes nel 1978 circa per identificare un atteggiamento mentale che ci porta a pensare che non meritiamo i successi e i traguardi che raggiungiamo e che otteniamo.

Su questo ci tengo a precisare che non si tratta di un disturbo mentale che rientra in quelli che vengono elencati nel manuale diagnostico analitico dei disturbi mentali.

Ma si tratta bensì di un atteggiamento, un modo di pensare, una costruzione mentale che può portare con se alcuni problemi di diversa natura, tra cui ansia, stress, depressione.

Per questo è bene stare attenti e riconoscere i segnali che ci possono far capire che stiamo vivendo questo tipo di sindrome.

Andiamo quindi ad analizzare e a capire cosa è la sindrome dell’impostore.

Si utilizza questo termine in quanto è come se ci comportassimo da bugiardi, da impostori con gli altri, proprio perché pensando di non meritare il successo che abbiamo o i risultati che otteniamo, viviamo nella situazione in cui abbiamo costantemente paura di essere scoperti e quindi anche di aprirci agli altri, perché nel momento in cui si viene a sapere che non abbiamo le competenze adeguate o che il successo che abbiamo ottenuto non è farina del nostro sacco tutti capiranno che si tratta di un bluff.

Una volta che ciò accade la nostra autostima subisce un crollo drastico verso il basso.

Quindi quali sono gli elementi che ci fanno capire che stiamo vivendo questa situazione e che dobbiamo correre ai ripari?

In primo luogo si innesca una sorta di loop che parte sempre da un atteggiamento ansioso, di solito dobbiamo prepararci a raggiungere un obiettivo, un traguardo, o vogliamo raggiungere il successo in un determinato ambito.

Questa ansia è collegata alla voce interiore e ci dice che non siamo abbastanza e che non abbiamo le competenze adeguate e il dialogo interno demotivante che si viene ad innescare ci procura una preparazione eccessiva rispetto a quello che sarebbe sufficiente per raggiungere il nostro obiettivo, quindi lavoriamo molto di più di quello che dovremmo.

Alla fine questo ci porta a raggiungere l’obiettivo per cui ci siamo preparati così assiduamente, ma con un dispendio di energie non da poco.

E una volta raggiunto?

Be a questo punto rientra in gioco la vocina che ci dice che non ce lo meritiamo ma anzi ci indica che dobbiamo aver paura di questo successo, che non è merito nostro, e questo porta nuovamente all’avvio del ciclo dell’ansia.

Il secondo elemento che ci da indicazioni sulla sindrome dell’impostore, è il bisogno, la necessità di essere sempre il migliore, il numero uno.

Il terzo elemento è la difficoltà ad accogliere gli elogi, i complimenti, che ci vengono fatti per i traguardi che abbiamo raggiunto.

Quando una persona sta vivendo questa sindrome si vede proprio dalla sua fisiologia, dall’espressione, dal modo di muoversi, di parlare che ha difficoltà ad accettare i complimenti, anche se questi vengono dati in maniera sincera.

Il quarto elemento è la paura del fallimento. Chi vive questa situazione infatti si sottovaluta talmente tanto da pensare di non riuscire a raggiungere alcun obiettivo o risultato, e quindi ha costantemente paura di fallire.

Questo toglie energie, va a sabotare la riuscita di qualsiasi azione.

Il quinto punto è la paura del successo, cioè, come già abbiamo detto, si percepisce la paura di “riuscire” in qualsiasi attività in cui ci andiamo ad impegnare proprio perché riteniamo di non avere le capacità per farlo.

E infine, il sesto ed ultimo elemento, è la mania di perfezionismo. Questo succede molto spesso ovvero numerose persone tendono a ricercare sempre l’eccellenza, la perfezione, e sappiamo benissimo tutti che però la perfezione non esiste.

Adesso che abbiamo visto tutti e sei i punti abbiamo gli elementi necessari a riconoscere la sindrome dell’impostore.

Bene, ti stai chiedendo come si può fare ad uscire da questa spiacevole situazione? Come puoi fare per eliminare l’impostore che è in te?

Approfondiamo insieme l’argomento nel video blog della prossima settimana!

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A presto oneander

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