Luca Paoli, la sua storia
Il mio ingresso nel mondo del lavoro risale ormai a più di trent’anni fa, come dipendente.
Era una fabbrica famosa, un bel lavoro, sicuro… finalmente avevo il posto fisso, quello a cui ambivano tutti quelli accanto a me. Io invece di fisso avevo il sogno di fare qualcosa di mio e di grande, di conquistare la libertà economica, intellettuale e di azione. Per questo motivo riuscii a resistere solo un anno.
Un anno importante, costruttivo, che mi fece crescere e che soprattutto mi fece aprire gli occhi su ciò che volevo: non era quella la mia strada, né tanto meno la vita che desideravo vivere. Adesso era tutto chiaro, ringraziai tutti per l’opportunità e me ne andai, iniziando così il mio percorso in autonomia. All’inizio non fu semplice, (lasciare la strada vecchia per quella nuova non lo è mai); ma sentivo che mi stavo dirigendo sul sentiero giusto. Le difficoltà che si sono poste in questo cammino sono riuscito a superarle grazie alla perseveranza e la decisione. Sono arrivato a gestire anche importanti reti commerciali, all’interno sia di multinazionali che imprese locali, riuscendo così a coronare il mio sogno.
A quel punto, perché fermarsi? Ero pronto per una nuova sfida, e così sono diventato imprenditore, portando con me il mio bagaglio di esperienze e la mia visione del mondo del lavoro.
– LA CRESCITA –
Era marzo 1998 e Archimede vide la luce, il sogno stava prendendo forma. Oggi Archimede è un’azienda affermata, certificata e riconosciuta nel proprio ambiente.. Una grande soddisfazione!
Ha come clienti aziende di livello e richiamo nazionale e internazionale e vanta soprattutto un organico di oltre 30 persone. La crescita è stata inarrestabile anche nei periodi di crisi e così ho compreso che il percorso di crescita che stava facendo l’azienda era legato a doppio filo al percorso di crescita di tutto il personale. Una nuova evoluzione professionale avvenne proprio in quel periodo, grazie all’incontro con la PNL e il mondo del coaching.
– OGGI –
La Programmazione neuro linguistica mi consente di gestire sempre più abilmente la comunicazione, i rapporti con gli altri e soprattutto con me stesso.
Sì perché un buon “piennellista” si allinea consapevolmente nel pieno rispetto delle idee, mentalità e convinzioni di sé stesso e dell’altra persona, ottenendo il meglio da ogni situazione. E un coach, oltre a essere un eccellente comunicatore, è qualcuno che ha imparato ad allenare la propria mente, le proprie emozioni e riesce a focalizzarsi sulle soluzioni, dove gli altri vedono solo problemi.
La comunicazione di qualità se ci pensi è l’essenza del successo personale perché quello che comunichi, e soprattutto come lo comunichi, definisce il tuo cammino di vittorie o ti fa scivolare su enormi bucce di banana.
Il Mental Coaching è un importante veicolo per il benessere personale e professionale; il mio impegno nello svolgere questa attività nasce dal voler essere d’aiuto a chi lo desidera e quindi lo merita, permettendo loro di arrivare ai propri obiettivi.
Quando a distanza di tempo incontro le persone con le quali abbiamo lavorato e manifestano la loro felicità nell’aver raggiunto il benessere desiderato, il mio cuore batte forte e si riempie di gioia e questo è l’apoteosi per chi ama il prossimo.